Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo che mira a rafforzare il livello di protezione dei dati per i cittadini dell’Unione Europea e ad armonizzare le normative in tutti i paesi membri.
E’ il nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati a cui occorre adeguarsi e che è entrato in vigore il 25 Maggio 2018.
Tutti i soggetti dal professionista all’azienda che trattano dati personali attraverso processi tradizionali e automatizzati.
Con la violazione e il non adeguamento puoi incorrere in multe fino al 4% del fatturato o fino a 20 milioni di euro!
E’ il Regolamento europeo n. 2016/679 in materia di protezione e sicurezza dei dati personali che introduce nuove regole in materia di privacy.
Il Regolamento è direttamente applicabile in tutti i 28 Stati membri dell’Unione europea.
Ogni trattamento, dalla raccolta alla elaborazione, dalla conservazione alla distruzione di un dato, indipendentemente dalle modalità con il quale venga effettuato, sarà soggetto al GDPR.
Necessità di ottenere consensi, liberi, specifici, non ambigui da parte degli interessati.
Obbligo di informare i soggetti interessati delle diverse attività di trattamento poste in essere.
Su portabilità dei dati, rettifica, limitazione del trattamento e sulle comunicazioni in caso di violazioni.
Criteri rigorosi per il trasferimento dei dati personali fuori dell’Unione Europea.
Nomina del Responsabile per la protezione dei dati (DPO) e obblighi di valutazione di rischio.
Necessaria predisposizione di registri delle attività di trattamento.
Tutti i soggetti, dal professionista alla grande Azienda, che trattano dati personali attraverso processi tradizionali e automatizzati.
Non rientrano invece le attività a carattere personale o domestico senza connessione con un’attività commerciale o professionale.
L’applicazione del regolamento sulla privacy è una cosa complessa che richiede una attenta analisi della tua struttura.
Trattare in maniera superficiale il GDPR può essere molto rischioso sopratutto per i responsabili.
Non sottovalutare la privacy e non pensare di essere in regola quando non lo si è, e sopratutto non credere erroneamente che tutto si riduca a pochi fogli da compilare.
Violare il Regolamento può portare a diverse conseguenze sul piano sanzionatorio.
Si rischia infatti di incorrere in sanzioni economiche fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuale di un’azienda.
Le sanzioni saranno ovviamente inflitte sulla base di vari fattori come la natura, la gravità e la durata dell’inadempienza.
Le sanzioni più serie sono previste per coloro i quali non rispettano i principi basilari in materia di trattamento dei dati personali.
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